Emilz's Blog – L'uccello che girava le viti del mondo incontra L'uomo pecora all'Hotel Dolphin

Per chi non ha voluto, o saputo, cogliere l'attimo e tuffarsi nell'ingranaggio, le strade che rimangono sono tutte un pò tortuose.

Categoria: Quella volta..

Multisala Horror

Andare al cinema e non poter vedere il film che volevi è la cosa più antipatica che ti possa capitare in una serata uggiosa e fredda. Siamo usciti prima di cena, abbiamo mangiato patatine fritte e un bel piatto di amatriciana in un posticino molto carino in zona prati. Avevamo i biglietti di Kick Ass verso le 11.30, con molta calma ci dirigiamo verso il cinema Adriano. Aspettiamo una mezz’ora buona, poi finalmente entriamo in una sala piccolina, all’ultimo piano. Il film parte, si sente l’eco sonoro della sala del piano inferiore (omg!), ma dopo cinque minuti, la pellicola con un evidente guasto visivo e sonoro non ci permette di continuare la visione. Avvisiamo lo staff ma ci viene detto che erano già a conoscenza di tale guasto. “Ma come? Non ve l’hanno detto all’acquisto dei biglietti, il film ha un problema tecnico per tutto il primo tempo” – “No, veramente nessuno ci ha avvisato”. Cioè, fatemi capire bene. Sai di un guasto alla pellicola e vendi i biglietti a prezzo pieno, senza avvisare la gente? Ma siamo matti? M’è capitato più di una volta di avere incontrato problemi tecnici durante la visione, può capitare, da questo punto di vista nessun problema. La cosa che mi infastidisce è che ci marciano sopra. Ovviamente siamo usciti dalla sala e ci siamo rifatti dare i soldi. Non hanno fatto una piega quando ci siamo lamentati, probabile che abbiano subito altre imprecazioni varie durante la programmazione di questo film. Il brutto è che mi stava piacendo, come quando stai per assaggiare una fragola e non te la fanno mangiare. Pregusti il sapore, ma non la finisci di apprezzare. Bruttissimo!

E’ molto probabile che sia stata l’ultima nostra visita a un cinemaccio del genere. Che si tengano pure la monnezza non pulita durante il cambio di programmazione, lo staff maleducato, pellicole stampate alla cazzo di cane (problema non loro, però falla una chiamata alla casa di distribuzione, no?), le poltrone nuove di pacca, un giorno forse si renderanno conto che i film li guardano gli spettatori e senza spettatori le tue belle poltrone nuove te le dai in faccia!

Ricordo istantaneo

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Durante il colloquio per entrare a far parte del grandioso staff di Mc Donald’s, la manager mi disse con orgoglio: “sono anni che lavoro in questo posto, ormai ho il ketchup nelle vene”.  A voi le considerazioni.

Quella volta, come cuoco al McDonald’s

Avevo appena finito i miei cinque mesi con un contratto a termine presso il Warner Village Parco de Medici a Roma (vi racconterò anche quell’esperienza), quando passata l’estate, in preda a una crisi lavorativa (nel mio campo ancora niente, sono un editor cinematografico e televisivo – mizzeca quanto fa fico ‘sta definizione), decisi di mandare il mio curriculum vitae al Mc Donald’s del famigerato aeroporto di Fiumicino.

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